veltronese
s. m. (iron.) Il linguaggio tipico di Walter Veltroni. ◆ «In quell’occasione [Giulio] Tremonti dipinse un quadro drammatico. Ci disse: o si aumenta l’età pensionabile per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale e quindi dei conti pubblici italiani, o il governo cade, l’Europa non ci fa sconti. La discussione andò avanti per tutta la notte. Alle due chiamai [Umberto] Bossi. La risposta fu netta: “Non se ne parla nemmeno. Se salta il governo non m’interessa. Io devo guardare agli interessi del popolo padano”. Quella notte finì così, con la crisi di governo alle porte. Ma la mattina dopo Bossi annunciò a Radio Padania che la riforma andava fatta, nonostante fosse penalizzante per i lavoratori padani. Bisognava guardare alla pensione dei giovani, spiegò. Erano gli argomenti di oggi di Veltroni, ma senza il veltronese» [Roberto Maroni intervistato da Roberto Mania]. (Repubblica, 16 luglio 2007, p. 6) • [tit.] Un po’ [Barack] Obama, un po’ [Silvio] Berlusconi / Veltroni si inventa il «veltronese» (Giornale, 12 febbraio 2008, p. 8, Il fatto).
Derivato dal nome proprio (Walter) Veltroni con l’aggiunta del suffisso -ese.
Già attestato nel Corriere della sera del 12 giugno 1999, p. 13 (Fabio Cavalera).
V. anche neoveltronese.