Veltroni-boy
(Veltroni boy), loc. s.le m. (iron.) Sostenitore, stretto collaboratore di Walter Veltroni. ◆ [Massimo D’Alema] Avrebbe potuto ricordare a [Fabio] Mussi e ai «Veltroni-boys» che furono loro i primi a immaginare un partito democratico oltre i confini della socialdemocrazia. (Roberto Scafuri, Giornale, 5 febbraio 2005, p. 6, Interni) • Lista Civica a convegno, anche guardando al futuro Partito democratico. I «Veltroni boys», se si vuole molto sintetizzare, i «Cittadini quotidiani», secondo la definizione con cui sono invitati alla Convention, si riuniranno questo pomeriggio al Teatro Ambra-Jovinelli «per definire, consolidare e valorizzare al meglio l’apporto che le forze civiche possono dare al governo della città». (Lilli Garrone, Corriere della sera, 10 ottobre 2006, p. 2, Primo piano) • si può provare a consolarsi così, dentro al quartier generale dei veltroniani. Con quei numeri del Senato che a Milano città attribuiscono al Pd un più che discreto 33 e rotti per cento. Sono quasi dieci punti in più rispetto a quello che nel 2006 avevano raccattato – divisi – Ds e Margherita. Ma bastano a malapena a strappare qualche sorriso tirato. Come quello di Antonio, il Veltroni boy incollato al computer che trasmette i dati dei seggi campione in arrivo dall’altra sede di via Fortezza: «Aspettiamo i risultati della Camera, la generazione over 18 ci farà salire ancora più in alto, vedrete». (Rodolfo Sala, Repubblica, 15 aprile 2008, Milano, p. I).
Composto dal nome proprio (Walter) Veltroni e dal s. ingl. boy.
Già attestato nella Repubblica del 3 giugno 1996, p. 42, Sport (Leonardo Coen).