veltronismo
s. m. La strategia politica di Walter Veltroni. ◆ [Mino] Fuccillo che in materia di veltronismo è un provetto equilibrista, probabilmente si accontenterà di alimentare il «dibbattito», (Foglio, 21 ottobre 1998, p. 2) • Al principio non ci credeva nessuno. Dicevano di lui, a sinistra, con il masochismo consueto: chissà se si potrà vincere nonostante [Piero] Marrazzo. Un candidato scelto facendo zapping in tv, una [Lilli] Gruber in sedicesimo, l’ennesima creatura di Veltroni e del veltronismo: un giustiziere degli oppressi da tubo catodico, mica un bell’esponente di partito da concordare in mesi discussioni tra alleati, mica un politico, ecco, non uno dei nostri, dicevano le segreterie. (Concita De Gregorio, Repubblica, 5 aprile 2005, p. 8, Politica) • è il soggetto ideale del veltronismo che cambia: persino «l’Italia che si rimbocca le maniche» ricorda molto «l’Italia che produce» del primo discorso di discesa in campo di Silvio Berlusconi. (Luca Telese, Giornale, 12 febbraio 2008, p. 8, Il fatto).
Derivato dal nome proprio (Walter) Veltroni con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nella Stampa del 17 novembre 1994, p. 8, Interno (Pierluigi Battista).