vendemmiare
v. tr. e intr. [lat. vindēmiare, der. di vindemia «vendemmia»] (io vendémmio, ecc.). – Raccogliere l’uva al tempo della vendemmia: v. l’uva; l’uva è matura ed è già da vendemmiare; si è dovuto v. l’uva ancora acerba, per salvarla dai ladri; il vecchio pianta la vigna, e il giovane la vendemmia (prov.). Com. l’uso intr. (aus. avere), fare la vendemmia: i contadini sono nei campi a v.; è tempo ormai di vendemmiare. In senso fig., per lo più scherz. o iron., fare buona raccolta o un buon raccolto, ricavare vantaggi, utili, guadagni: v. voti, preferenze, nelle elezioni; in quell’ufficio ha trovato da v.; l’avvocato d’ogni stagione miete e d’ogni tempo vendemmia (prov.); spogliare un luogo, portare via o mangiare tutto ciò che c’è: quando passavano le truppe per quelle terre, vendemmiavano ogni cosa. ◆ Part. pass. vendemmiato, anche come agg., con valore passivo: l’uva vendemmiata; i vigneti, i campi vendemmiati.