venduto
agg. e s. m. [part. pass. di vendere]. – 1. agg. Di cosa la cui proprietà è stata trasferita ad altri in cambio di denaro: roba v.; «venduto», cartellino che viene applicato a quadri, sculture o altre opere e lavori in mostre ed esposizioni, quando essi continuano a rimanere esposti al pubblico anche dopo che sono stati acquistati da visitatori. 2. agg. Riferito a persona, che si è posto a servizio di altri facendo rinuncia, per denaro o per interesse, alla propria volontà e spesso rinnegando la propria coscienza (quindi mercenario, prezzolato), o, con senso ancora più spreg., che per interesse si è lasciato corrompere: generali v. al nemico; venduto ad un duce venduto Con lui pugna e non chiede il perché (Manzoni); è un uomo v., una donna v.; è un’anima v.; un giudice, un arbitro venduto; anche come sost.: è un v.; quello è proprio un venduto! 3. s. m. La merce venduta: ho fatto il calcolo del v. di questa stagione; la percentuale del v. rispetto all’invenduto.