veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale; la marineria v.; l’arte, la cultura v.; la grande pittura v. rinascimentale; le gondole v.; le calli e i campielli v.; il dialetto v. (o, come s. m., il veneziano), il veneto di Venezia (v. veneto); la letteratura dialettale v., il teatro v., la commedia v., le maschere v., ecc. Come sost., abitante o nativo di Venezia: un V., una Veneziana, i Veneziani. b. In denominazioni particolari: caratteri v., i caratteri tipografici disegnati e usati a Venezia, tra il 1470 e il 1480, dal tipografo francese N. Jenson, che costituiscono una delle forme più aggraziate di carattere romano adattato alla composizione tipografica; ricamo v., nei merletti di Venezia, nome generico dei rilievi molto marcati che contornano i motivi delle trine di punto; scialle v., ampio scialle di merletto nero, a lunghe frange, caratteristico dell’abbigliamento femminile tradizionale a Venezia. 2. Locuz. agg. alla veneziana, alla maniera di Venezia o dei Veneziani. In partic.: a. Fegato alla v., fegato di vitello tagliato in sottili fettine e cucinato in un soffritto d’olio e cipolle tritate. b. Lampioncini o palloncini alla v., per illuminazione (v. lampione). c. Nelle costruzioni edilizie, pavimento alla v., denominazione di due tipi di pavimento: uno, usato soprattutto per terrazzi, e comunque per superfici praticabili esterne (detto anche pavimento palladiano o terrazzo alla v.), è costituito da piccoli pezzi spianati di marmo o di pietra a contorno irregolare, collegati e allettati con malta, talvolta colorata, e disposti in genere su sottofondo, quando occorra, impermeabile; l’altro, usato per interni, è formato da un getto di malta cementizia nel quale sono annegati piccoli pezzi di marmo alla rinfusa o a disegno: a indurimento avvenuto, il pavimento viene spianato e levigato con l’arrotatrice e infine lucidato. Nell’arredamento, tende o tendine alla v., v. veneziana. d. Scrittura alla v., in contabilità, denominazione con cui nei primi trattati veniva indicato il metodo della partita doppia applicato alle scritture contabili, dato che i più antichi registri a partita doppia si erano trovati negli archivî di Venezia. e. Voga alla v. (e vogare, remare alla v.), voga caratteristica delle imbarcazioni lagunari venete (gondole, vipere, topi): il vogatore, in piedi, faccia a prua, si tiene sul lato dritto della poppa e, appoggiandolo a uno speciale sostegno detto forcola, manovra un unico remo sia per far avanzare sia per dirigere il natante (sempre privo di timone), servendosi a mo’ di timone della pala stessa del remo al termine di ogni palata. f. Con sign. particolare, allusivo alla poca dimestichezza che i Veneziani, date le loro tradizioni marinare, dovevano avere con i cavalli, nel seguente passo di B. Castiglione (Il libro del cortegiano, l. I, cap. XXVII): Vedete come un cavalier sia di mala grazia, quando si sforza d’andare così stirato in su la sella e, come noi sogliam dire, alla veneziana, a comparazion d’un altro, che paia che non vi pensi e stia a cavallo così disciolto e sicuro come se fosse a piedi.