ventilabro
s. m. [dal lat. ventilabrum, der. di ventilare (v. ventilare)]. – 1. Strumento agricolo (già noto a Omero col nome di πτύον), consistente in una pala di legno con cui si ventilava il grano sull’aia, allo scopo di separarlo dalla pula: il grano lanciato dal pieno Ventilabro nell’aria si spande (Manzoni). 2. Congegno dell’organo che, comandato dal tasto, apre l’aria a un canale sul quale sono collocate tutte le canne che suonano per la pressione esercitata su un tasto solo. Il ventilabro, potendo dare o chiudere il transito all’aria destinata alle canne, ha lo scopo di correggere ogni eventuale eccedenza d’aria.