ventre /'vɛntre/ s. m. [lat. venter -tris]. - 1. a. (anat.) [nell'uomo e negli animali, cavità addominale contenente i visceri e la regione esterna corrispondente] ≈ addome, Ⓖ (pop.) buzzo, Ⓖ (ant., lett.) epa, Ⓖ (region.) ghirba, Ⓖ (fam.) pancia, Ⓖ (scherz.) trippa, Ⓖ (ant.) ventresca, (non com.) zirbo. ● Espressioni: ventre a terra 1. [disteso, con la pancia rivolta a terra] ≈ prono. ↔ (fam.) a pancia all'aria, sul dorso, supino. 2. (fig.) [con funz. avv., spec. di cavallo in corsa, a forte velocità] ≈ a briglia sciolta; fig., ventre molle [la parte più delicata e vulnerabile di qualcosa: il v. molle dell'economia] ≈ punto debole, tallone d'Achille. b. (fam.) [apparato digerente, spec. con allusione al mangiare: riempirsi il v.; non pensa che al v.] ≈ intestino, pancia, stomaco. c. (estens.) [parte interna della donna in cui si forma il bambino: portare un figlio nel v.] ≈ grembo (materno), seno, Ⓣ (anat.) utero, (lett.) viscere. 2. (estens., bot.) [faccia di un organo volta verso l'asse di sostegno] ↔ dorso. 3. (estens.) a. [ingrossamento, parte rigonfia di un oggetto: v. di un fiasco] ≈ pancia, rigonfiamento, spancio, [di una colonna] Ⓣ (archit.) entasi. b. [parte interna e cava di qualcosa: nel v. della terra, di una montagna] ≈ cuore, interno, (fam.) pancia, profondità, seno, viscere, [di una nave o un aereo] stiva. ↔ esterno, superficie.