vertebrati
s. m. pl. [lat. scient. Vertebrata: v. vertebrato]. – Importante suddivisione della classificazione zoologica, costituita da un sottotipo di metazoi cordati, a simmetria bilaterale (detti anche cranioti e talora craniati, come adattamento del lat. scient. Craniata), caratterizzati dalla presenza di una notocorda di sostegno che viene, nel corso dell’evoluzione, sostituita da un asse scheletrico formato da pezzi cartilaginei oppure ossei (vertebre), e da una cefalizzazione degli organi di senso con la porzione anteriore del neurasse dilatata a formare l’encefalo; hanno un apparato faringeo che si modifica in strutture per la presa e il trattamento degli alimenti (cranio viscerale) e per la respirazione (scheletro branchiale); sono provvisti di una cavità pericardica e una cavità peritoneale. Il corpo è distinto in capo (ove hanno sede l’encefalo e i principali organi di senso, e in cui si apre la bocca), tronco (in cui sono situati i principali organi splancnici), e coda; inoltre, eccettuati i cefalaspidi e gli eterostraci, tutti posseggono due paia di appendici, una anteriore, l’altra posteriore, sorrette da uno scheletro appendicolare con le relative cinture, adattate per la locomozione nei varî ambienti (acqua, terra, aria). Alcuni hanno respirazione branchiale, altri polmonare; il sistema circolatorio è chiuso; oltre al sistema nervoso centrale, posseggono un sistema nervoso periferico e un sistema nervoso simpatico, il quale innerva gli organi splancnici. L’apparato riproduttore maschile e femminile, tranne rare eccezioni di ermafroditismo, è portato da individui differenti. I vertebrati, ai quali si attribuiscono circa 40.000 specie viventi, si suddividono nella superclasse agnati (lat. scient. Agnatha), con le classi cefalaspidi (lamprede), eterostraci (missine) e anaspidi (estinti), e nella superclasse gnatostomi (lat. scient. Gnathostomata), con le classi estinte acantodi e placodermi e le classi viventi condritti, osteitti, anfibî, rettili, uccelli e mammiferi.