vespiano
agg. Dello scrittore e giornalista televisivo Bruno Vespa; da lui condotto. ◆ Splendido isolamento per «Il raggio verde» di Michele Santoro, unico spazio sottratto al monopolio vespiano dell’informazione. (Manifesto, 31 dicembre 2000, p. 2, Media) • La polemica con Maurizio Costanzo è chiusa e dimenticata – sui mezzi a disposizione, i contenuti e gli share delle loro trasmissioni – ma sembra riaprirsi sul tema di fondo di questa puntata speciale del salotto vespiano: «Si dice che la tv sia lo specchio della società – afferma Vespa –. Bene, ho voluto far irrompere la letteratura dentro Porta a Porta per provare a rispondere a un bel quesito: tra un reality show e un buon romanzo, cosa rappresenta meglio la società? Penso che potrebbe vincere proprio il libro». (Corrado Ruggeri, Corriere della sera, 4 luglio 2003, p. 35, Spettacoli & Tv) • Il messaggio lanciato in limine litis dal Cavaliere nel confronto vespiano con Romano Prodi, sguardo fisso nella telecamera, gesto e frase rassicurante, «avete capito bene», ha tenuto banco sui giornali e in tv fino al giorno delle elezioni. (Giuseppe Pedersoli, Repubblica, 22 aprile 2006, Napoli, p. I).
Derivato dal nome proprio (Bruno) Vespa con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa del 20 febbraio 1993, p. 8, Interno (Massimo Gramellini).