veterano
s. m. [dal lat. veteranus, der. di vetus -tĕris «vecchio»]. – 1. a. In Roma antica, soldato che, dopo avere militato per un determinato numero di anni, veniva onorevolmente congedato ma per qualche anno ancora trattenuto in un reparto speciale (vexillum veteranorum) presso la legione, libero dal servizio ordinario ma tenuto a combattere in caso di guerra: godeva di speciali premî e privilegi (come assegnazioni di terre e somme di denaro), ed era sottoposto solo alle imposizioni indirette. b. Per estens., con riferimento a eserciti moderni, soldato, militare che ha prestato servizio, soprattutto in guerra, per molti anni: i v. dell’esercito napoleonico; un ufficiale v. di tante battaglie. 2. fig. Chi da molto tempo esercita un’attività o una professione: è un v. del mestiere; come cacciatore, sono ormai un veterano. In partic., atleta che pratica da molti anni uno sport, e che per lo più si è ritirato dalle gare; in alcune discipline sportive esiste una categoria veterani riservata ad atleti di età minima compresa tra i 40 anni e i 60 (per es., 40 nel ciclismo e nel tennis femminile, 45 nel tennis maschile, 60 nel tiro a segno). Con questi sign., è usato anche il femm. veterana (per lo più in tono scherz.): una v. della scuola, dell’insegnamento.