vi1
vi1 avv. e pron. [lat. ĭbi «ivi», avverbio che acquista anche il valore pronominale, con passaggio analogo a ci1]. – 1. Avverbio di luogo equivalente a ivi (in questo o in quel luogo, là, e per estens. in ciò, a ciò), usato con verbi di stato e di moto; equivale al più com. ci1 (v.), ma è di tono più formale: vi rimase per due anni; non vi è, o non v’è, differenza; prese una sedia e vi si mise a sedere; si accostò alla scrivania e vi posò sopra la cartella; vi passa vicino la ferrovia (e con valore più esplicito di moto per luogo: non vi passa quasi nessuno, perché è una via mal frequentata). Nell’uso ant. è a volte posposto, come enclitica, agli avv. sopra e su, in formule pleonastiche come e sopravi, con suvvi (v. sopra e suvvi). 2. pron. Particella pronominale che concorre alla declinazione del pron. pers. voi, come compl. oggetto (vi sento = sento voi) o come compl. di termine (vi ripeto = ripeto a voi), indispensabile nella coniugazione dei verbi riflessivi o pseudoriflessivi e reciproci, nella 2a pers. plur. (vi guardate, vi rammaricate, ecc.). Con funzione pleonastica e valore intens., in alcuni usi region., pop. o fam.: forse non vi credevate di rivedermi così presto! ◆ Per la posizione della particella vi, che è sempre atona come proclitica (vi abita) o come enclitica (andrò ad abitarvi), e per il rafforzamento sintattico (cfr. in Dante, stavvi, andovvi, evvi = vi sta, vi andò, vi è), valgono le stesse norme che per la particella ci1 (v.); come ci e le altre particelle, assume la forma ve davanti a lo, la, le, li, ne (ve lo dico, ve ne farò pentire, ecc.).