via1
via1 avv. [dal sost. lat. via «via», che ha preso sign. avverbiale in locuz. come ire viam o ire via «andare per la (propria) strada»; la connessione etimologica del n. 4 con gli altri sign. non è del tutto chiara]. – 1. Avverbio che esprime allontanamento, per lo più con verbi di moto: andare, correre, fuggire, mandare, venire via, ecc.; in alcuni casi con valore enfatico, sottolineando la rapidità o la decisione di un distacco: cacciare via; passa via! (v. passare, n. 1 g). In partic.: andare via, in senso proprio: non desidera che andar via da quella casa; è andato via senza salutare; vattene via!, cacciando qualcuno con vivacità (ma va via! può essere esclamazione di disapprovazione bonaria: va via, non raccontar frottole!; il santo frate disse: «Va via, figliuolo, che è ciò che tu di’?» Boccaccio); riferito a cose, dileguarsi, estinguersi, scomparire, finire: la macchia, con un po’ di benzina, andrà via; una merce che va via facilmente, si vende; se sapessi il denaro che va via giornalmente!, che si spende. Gettare, buttare via, disfarsi di cosa che non serve più; e in senso fig.: nonostante l’età, non è poi da buttar via; anche col sign. di sprecare, spendere senza frutto: non vorrei buttar via il mio tempo, il mio denaro, il fiato. Dare via, cedere, regalare, vendere: dà via la casa per un pezzo di pane. Mandare via, licenziare. Portare via, allontanare, trasferire altrove, o anche togliere, e quindi spesso sottrarre, rubare: il vento gli portò via il cappello; il ladruncolo gli mise la mano nella tasca e gli portò via il portamonete; e in senso fig.: è un lavoro che ti porterà via molto tempo. Tirare via, affrettarsi, lavorare in fretta e male: su, tiriamo via, c’è ancora molta strada da fare; è un lavoro tirato via, va rifatto (per queste e altre espressioni consimili v. le voci relative ai singoli verbi). Con verbo non di moto, essere via, nell’uso fam., essere fuori di casa; essere di fuori via, pop., essere di paese straniero: persone, usanze di fuori via. 2. Usato assol.: a. In espressioni in cui il verbo (andare, correre, fuggire, ecc.) è sottinteso: ci alzammo, e via per la discesa!; Or superbite, e via col viso altero, Figliuoli d’Eva (Dante); per intimare a qualcuno di spostarsi o di andarsene: Dicendo: «Via costà con li altri cani!» (Dante); via di qua, farabutti! b. Come comando, per dare il segnale della partenza o dell’inizio di un esercizio (per lo più di atletica leggera): a posto! pronti! via!; o in giochi fanciulleschi: uno, due, tre ... via!, per rendere sincrona la partenza (per le voci di comando via, alla via, via così, nello sport velico e in genere nel linguaggio marin., v. via2, n. 1 c). Di qui l’uso di via come s. m., per indicare il segnale stesso, nell’espressione dare il via, dare il comando della partenza: era partito prima che il mossiere avesse dato il via; beh, che aspetti a dare il via?; spesso in senso fig., dare inizio, segnare l’inizio: il suo comportamento ha dato il via a dicerie e pettegolezzi senza fine; è stato il rifiuto di trattare del datore di lavoro a dare il via alle manifestazioni di protesta. c. Come esclamazione, con sfumature varie di significato secondo il contesto, talvolta con valore di esortazione, di incitamento: via, fatevi coraggio; ma via, non vi preoccupate per una cosa da nulla; via, smettete di darmi noia!; spesso per porre termine a un discorso, con tono di leggera disapprovazione, d’incredulità o di fastidio: ma via, non sarà tutto vero quello che dice; cento euro, via, mi sembrano troppi; via, non ne parliamo più; talvolta rafforzato con altra esclamazione: eh via!; oh via! questo è troppo (v. anche suvvia). d. Interrompendo una enumerazione di cifre, dati, elementi e fatti, per indicare che essa potrebbe continuare (con valore simile a eccetera, così di seguito): i multipli di 3 sono 6, 9, 12, 15, 18 e così via; ha precedenti penali per spaccio di droga, furto, rapina e così via, o anche e così via di questo passo, e via discorrendo, e via dicendo. 3. L’espressione via via nell’uso moderno ha valore distributivo, a mano a mano, di volta in volta: ti rinvierò le lettere al tuo nuovo indirizzo, via via che arriveranno; sta attento alle osservazioni che verrò facendo via via. Nell’uso ant., la stessa espressione ha il sign. di subito, tra un momento: poco fa si dieder la posta d’essere insieme via via (Boccaccio); anche vie via, con lo stesso sign.: Per lo serpente che verrà vie via (Dante). 4. ant. o raro. Col sign. di volta1 o di per, per introdurre il secondo termine di una moltiplicazione: sì come vedemo manifestamente che tre via tre fa nove (Dante); soprattutto in alcune espressioni fig. come zero via zero fa zero, col niente non si fa niente; è rimasto all’un via uno, al punto di prima, poiché uno moltiplicato uno fa uno.