vicariante
agg. [der. di vicario]. – 1. Che fa le veci, che sostituisce. Si usa soprattutto in medicina (anche vicario, con lo stesso uso e sign.), riferito a organi, funzioni o fenomenologie cliniche diverse, per esprimere un concetto di supplenza o di compenso: funzione v. di un organo (per es., quella che compie un rene quando l’altro è stato asportato); enfisema v., quello che compare in un polmone, o sua parte, quando l’organo controlaterale, o un lobo del primo, sia funzionalmente insufficiente; mestruazioni v., i fenomeni emorragici (epistassi, emoftoe, ecc.) che possono talora comparire ciclicamente in donne amenorroiche. 2. In biogeografia, specie vicarianti, due o più forme affini (piante o animali) che si alternano su territorî limitrofi, senza che i loro areali si sovrappongano. 3. In cristallografia, sinon. di isomorfogeno: atomo, elemento vicariante. 4. In geotettonica, detto di faglia o di fascio di faglie subparallele i cui rigetti possono sommarsi o compensarsi reciprocamente, in modo che il rigetto complessivo tra i blocchi estremi rimane pressoché costante.