vilificare
v. tr. [dal lat. tardo vilificare, comp. di vilis «vile» e tema di facĕre «fare»] (io vilìfico, tu vilìfichi, ecc.), letter. – Rendere vile, avvilire, umiliare; anche, tenere in dispregio. Nel rifl., vilificarsi farsi considerare vile, umiliarsi. ◆ Rari i der. vilificatóre s. m. (f. -trice) e vilificazióne s. f., con il sign. di svilimento, deprezzamento; poco com. anche l’agg. vilificativo, talora usato, in passato, come equivalente di spregiativo (nel sign. grammaticale): Satana ebbe cura ... di imitare, per quanto gli fu concesso, le istituzioni e gli ordinamenti divini, imitazione che gli valse il nome vilificativo di scimia di Dio (Graf).