vilipendio
vilipèndio s. m. [dal lat. mediev. vilipendium, affine a vilipendere (v. la voce prec.)]. – Il vilipendere o l’esser vilipeso; disprezzo, disistima espressi con parole, scritti o atti gravemente offensivi: questa non è più critica, è vero e proprio v.; agendo così, ti esponi al v. di tutti. In diritto penale, reato di v., figura di reato prevista dal codice penale, consistente nell’offendere con parole, scritti o atti di grave e offensivo disprezzo valori ritenuti particolarmente degni di rispetto: (reato di) vilipendio alla nazione, alla bandiera nazionale; vilipendio della Repubblica, delle istituzioni, della religione, o di cadavere, di sepolture.