villico
vìllico s. m. (f. -a) e agg. [dal lat. villĭcus, der. di villa: v. villa] (pl. m. -ci). – 1. Persona di campagna, che abita in campagna: i villici di Donnafugata nutrivano davvero un qualche affetto per il loro tollerante signore (Tomasi di Lampedusa); è voce ormai ant., ma usata a volte in espressioni scherz. o iron.: è stato davvero gentile il v.!; la discoteca, alla domenica, si riempie di villici. Con funzione di agg., da persona di campagna: non le piacque il suo modo di vestire troppo v. (M. Pratesi); e con il sign. di «rustico», nell’espressione bugno v., tipo di arnia rustica (v. bugno). 2. Come termine storico: a. Nell’antica Roma, schiavo che sopraintendeva a un’azienda agricola di non grande importanza. b. Nell’alto medioevo, funzionario inferiore che curava le terre e amministrava la giustizia tra i servi della gleba. c. In età comunale, capo di una borgata.