viraggio
viràggio s. m. [dal fr. virage, der. di virer: v. virare]. – 1. In marina e in aeronautica, forma non com. per virata. 2. a. In chimica, il mutamento di colore che alcune sostanze organiche in soluzione, dette indicatori (per es., tintura di tornasole, fenolftaleina, metilarancio), subiscono in corrispondenza di un determinato valore del pH; risultando difficile individuare sperimentalmente un punto di v. ben netto, si preferisce in genere definire un intervallo di v., inteso come il campo di valori di pH necessario a rendere perfettamente distinguibile il mutamento di colore. b. In tecnologia meccanica, variazione di colore che una vernice termosensibile presenta in corrispondenza di determinate temperature (temperature di viraggio). c. In fotografia, operazione (detta anche, meno comunem., intonazione) mediante la quale i toni grigi e neri di una stampa in bianco e nero assumono un particolare colore (o possono essere semplicemente resi più «caldi» o più «freddi»): si effettua mediante una reazione chimica che porta a sostituire i granuli di argento metallico (di colore nero) con i granuli di un sale (d’argento o di altro metallo) ovvero di un altro metallo (oro, platino, selenio) ottenendo toni della gamma del verde, del rosso, ecc. d. Con riferimento a dipinti, cambiamento dei colori conseguente all’esposizione agli agenti atmosferici, frequente soprattutto negli acquerelli.