virata
s. f. [der. di virare]. – L’azione, l’operazione di virare. In partic.: 1. a. In marina, virata di bordo o semplicemente virata, la manovra del virare di bordo (v. virare), e anche il brusco mutamento di direzione che una nave subisce per l’azione del mare o del vento. b. In aeronautica, moto curvilineo di un aeromobile che cambia rotta: v. corretta, o coordinata, quando la forza centrifuga e la forza centripeta sono mantenute uguali e contrarie per cui la direzione della velocità di avanzamento continua a giacere nel piano di simmetria del velivolo, controllabile tramite il virosbandometro; v. derapata, quando prevale la forza centrifuga su quella centripeta per cui il movimento avviene verso l’esterno della traiettoria parallelamente al piano alare (v. anche derapata, nel sign. a); v. scivolata, quando la forza centripeta prevale su quella centrifuga per cui il velivolo, invece di virare dalla parte dove l’ala è più bassa, scivola all’interno della traiettoria mantenendo la prua nella direzione iniziale (v. anche scivolata, n. 3); inoltre, secondo modalità evolutive anche acrobatiche: v. orizzontale, in cabrata (o a spirale in salita), in picchiata (o a spirale in discesa), v. diritta o stretta, larga, rovescia con manovra a looping o gran volta (v. volta, n. 2 b), v. Immelmann (o anche volta imperiale: v. imperiale, n. 4), v. Derry o in picchiata e cabrata, ecc. Indicatore di v., lo stesso che virometro (v. fig. a p. 876). 2. a. estens. Nel nuoto, il cambiamento di direzione effettuato dal nuotatore dopo che ha raggiunto il bordo della piscina. b. fig. Nel linguaggio polit., brusco cambiamento di tendenza e di orientamento: il governo ha fatto una v. verso posizioni conservatrici; una clamorosa v. a sinistra di un partito moderato.