• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

virgolétte

Vocabolario on line
  • Condividi

virgolette


virgolétte s. f. pl. [dim. di virgola]. – Due segni, per lo più simili a virgole, che nella scrittura si pongono, semplici o in coppia, prima e dopo la parola o le parole cui per qualche ragione si vuol dare particolare risalto (mettere una parola, una frase, un discorso tra virgolette); possono avere forme e denominazioni varie: ‘ ’ oppure ῾ ᾿ (virgolette semplici o singole), “” o " ,, (virgolette in coppia); « » (caporali o sergenti). Le virgolette si usano per introdurre citazioni di vario genere (poiché «saetta prevista vien più lenta», ti darò alcuni avvertimenti; un cartello sul quale era scritto «Vietato fumare»; lo studioso sostiene che «si distingue chiaramente la mano di Tiziano», ma alcuni documenti lo smentiscono); discorsi diretti («Posso aver fallato ...» rispose Renzo, Manzoni); traduzione di parola o frase precedentemente riferita nella lingua originaria (vae victis «guai ai vinti»); parole che comunque si vogliono distinguere dalle altre del contesto perché straniere, dialettali, gergali, appartenenti al linguaggio tecnico, ecc., o perché usate con particolari sfumature di significato. Comuni, anche in senso fig., le espressioni mettere tra virgolette, riportare esattamente, o dare un risalto, un’evidenza particolare (nello scrivere e anche nel parlare): un avvertimento minaccioso che ha messo tra v.; e tra virgolette, espressione usata spec. nel parlato, prima o dopo una o più parole, per segnalarne l’uso figurato, o una particolare connotazione, o una allusione a qualcosa.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali