virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus -ūtis "forza, coraggio", der. di vir "uomo"]. - 1. a. [disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene, perseguito come fine a sé stesso: essere modello di v.] ≈ dirittura, onestà, probità, rettitudine, (non com.) virtuosità. ↔ colpa, errore, vizio. b. (teol.) [disposizione d'animo volta naturalmente al bene] ● Espressioni: virtù cardinali ≈ ⇓ fortezza, giustizia, prudenza, temperanza; virtù teologali ≈ ⇓ carità, fede, speranza. c. (estens.) [buona disposizione per qualcosa, con la prep. di: la v. della discrezione] ≈ dono, dote, merito, numero, pregio, qualità, requisito. ↔ difetto, vizio. d. [di donna, l'essere casta, secondo una concezione tipica delle società tradizionali: la v. di una ragazza] ≈ castità, illibatezza, integrità, onestà, purezza. ↔ dissolutezza, impudicizia, sconcezza. 2. [l'essere capace di compiere una determinata opera: un'acqua con v. medicinali] ≈ capacità, efficacia, potere, proprietà. ▼ Perifr. prep.: in (o per) virtù di ≈ in forza di, per merito di, per opera di. 3. (lett.) [l'essere coraggioso di fronte ai pericoli, spec. con riferimento al valore militare] ≈ ardimento, coraggio, eroismo, prodezza, (lett.) strenuità, valore, valorosità. ↔ codardìa, pavidità, vigliaccheria, viltà.