virtuale
virtüale agg. [dal lat. mediev. (dei filosofi scolastici) virtualis, der. di virtus «virtù; facoltà; potenza»: v. virtù]. – 1. a. In filosofia, sinon. di potenziale, cioè «esistente in potenza» (contrapp. a attuale, reale, effettivo). b. In fisica, in matematica e nella tecnica, in contrapp. a reale, effettivo, si dice di enti o grandezze che, pur non corrispondendo a oggetti o quantità reali, possono essere introdotti o considerati per determinati scopi di calcolo, di rappresentazione o di deduzione logica; in partic. in meccanica è detto spostamento v. di un sistema qualunque spostamento compatibile con i vincoli a cui il sistema è sottoposto, mentre è detto lavoro v. il lavoro che sarebbe compiuto dalle forze a cui è sottoposto il sistema in corrispondenza di tale spostamento; queste quantità entrano nella ricerca delle configurazioni di equilibrio in base al principio dei lavori v., secondo il quale uno stato è di equilibrio quando il lavoro corrispondente a qualunque spostamento virtuale è nullo o negativo; nella tecnica ferroviaria e stradale è detta lunghezza v. di una linea ferroviaria o di una strada la lunghezza equivalente (in base a criterî prefissati, come il costo di esercizio o il tempo di percorrenza) di una linea o strada piana e rettilinea. In fisica quantistica, processo v., ogni processo nel quale vengono prodotte una o più particelle (particelle v.) in uno stato (stato v.) in cui sono conservati tutti i numeri quantici ad eccezione dell’energia: tale processo, in base al principio di indeterminazione, può avvenire a condizione che in un tempo sufficientemente breve il sistema si riporti in uno stato compatibile con l’energia iniziale (per es., attraverso il riassorbimento delle particelle virtuali); sono processi virtuali quelli che permettono l’interazione tra particelle attraverso lo scambio di stati virtuali dei bosoni intermedî. Per immagine v. e fuoco v. in ottica, si vedano le relative voci. c. In informatica, memoria v., particolare modalità di gestione delle risorse di memoria di un calcolatore attraverso la quale i programmi possono utilizzare le memorie di massa come se fossero memorie di lavoro (le cui dimensioni effettive sono di solito limitate), grazie a un sistema di indirizzamento indiretto (indirizzamento v.) gestito in maniera automatica dal sistema operativo; realtà v., simulazione al calcolatore di una particolare situazione reale con la quale il soggetto umano può interagire, anche involontariamente, per mezzo di interfacce non convenzionali estremamente sofisticate (v. anche il sign. 3): per es. speciali occhiali che comunicano al calcolatore i movimenti della testa e delle pupille e ritrasmettono al soggetto l’immagine relativa della situazione simulata, o speciali «guanti» elettronici che comunicano al calcolatore i movimenti delle mani e trasmettono alle mani stesse le sensazioni tattili corrispondenti alla pressione degli oggetti simulati, per cui egli opera di fatto in una condizione virtuale sempre più prossima alla realtà simulata; simili tecniche sono usate, tra l’altro, nell’addestramento militare dei piloti (di aerei, di carri armati) e nella modellistica di sistemi microscopici (per es., nello studio delle proprietà delle biomolecole). d. In telefonia, circuito v., circuito telefonico indipendente che utilizza come conduttori di andata e ritorno quelli di due altri circuiti, detti circuiti di base, senza interferire con essi, grazie a speciali collegamenti terminali, ed è impiegato per aumentare la capacità di utilizzazione delle linee. e. In anatomia, cavità v., cavità potenziale, delimitata da strutture normalmente combacianti tra loro (per es., i due foglietti della pleura e di altre membrane sierose) che, in condizioni patologiche, può trasformarsi in una cavità in atto, ripiena di trasudato, essudato, pus, sangue, ecc. f. In linguistica strutturale, fonema v., fonema isolato, o che comunque non fa parte di unità lessicali o morfologiche provviste di un senso determinato all’interno del sistema di una lingua. 2. Nell’uso com. o letter., di cosa che non è posta in atto, benché possa esserlo: le sue qualità sono più v. che reali; o di situazione che preannuncia, fa apparire prossimo e inevitabile un determinato evento: i due paesi erano in v. stato di guerra. Nel linguaggio amministr., pagamento v. di tassa di bollo, fatto direttamente all’ufficio del registro o altro ufficio governativo senza la materiale apposizione del bollo sull’atto per cui si paga la tassa. 3. Per estens. del sign. 1 c, con partic. riferimento alla realtà v., detto di cosa o attività frutto di un’elaborazione informatica che pur seguendo modelli realistici non riproduce però una situazione reale; per es.: museo v., raccolta originale di oggetti e di informazioni diversi (quadri, statue, documenti, fotografie, filmati, ecc.) che nella realtà hanno le collocazioni più disparate; visita v., fatta su Internet, a musei, mostre, ecc.; biblioteca v., raccolta di testi digitali o di altre risorse documentarie, a cui è possibile accedere mediante risorse informatiche (anche, sorta di museo che consente l’accesso a immagini digitali di testi manoscritti o rari, che in alcuni casi possono essere sfogliati e letti con gesti della mano); archeologia v., metodologia di ricerca archeologica che permette, grazie all’ausilio degli strumenti informatici, la ricostruzione e l’esplorazione di spazî e ambienti altrimenti non perlustrabili. L’esemplificazione di questi usi estens., fondata sulla stampa quotidiana e periodica e su Internet, dove l’aggettivo, riferito a sostantivi varî, viene largamente adoperato con sign. simili a quelli sopra definiti o da essi derivati, è estremamente più ampia. ◆ Avv. virtualménte, potenzialmente, in potenza: capacità, qualità che esistono solo virtualmente; inevitabilmente, praticamente, con riferimento a situazione che fa apparire prossimo e inevitabile un dato fatto: il consiglio direttivo è già virtualmente dimissionario.