visita
vìṡita s. f. [der. di visitare]. – 1. a. Il fatto di recarsi a casa di una persona o di una famiglia, per il piacere di rivedersi e di conversare insieme o per motivi particolari, o di andare comunque a trovare qualcuno, in casa o altrove, per cortesia o per affetto, per offrirgli compagnia, aiuto o conforto, o per dovere: far visita a qualcuno (a un amico, a un parente, a una famiglia di amici); restituire la v.; far v. o una v. a un malato, a casa o in ospedale, in clinica; v. di cortesia, di dovere, di congedo; v. di condoglianze; avere, ricevere una v., molte visite. In partic., biglietto (e nell’uso ant. anche polizza, carta) da visita (o di visita, più corretto ma oggi meno com.), cartoncino rettangolare sul quale si fanno stampare il proprio nome e cognome, eventuali titoli e indicazioni professionali, l’indirizzo, i recapiti telefonici e l’e-mail (v. biglietto): lascio polizze di v. a’ miei conoscenti (Tommaseo); era una vera processione di carrozze, di amici, di servitori in livrea, che lasciavano ... una carta di visita, delle quali il portinaio ogni sera recava un vassoio tutto pieno in anticamera (Verga). In usi fam., iperb., è la visita della Madonna a s. Elisabetta, di visita particolarmente lunga (la Madonna restò presso s. Elisabetta per circa tre mesi; v. visitazione, n. 2 a). Con valore concr., la persona stessa che viene o è venuta a far visita: c’è una v. per te; non riesco a liberarmi dalle visite. b. Nella marina militare, v. di corpo, la visita che ogni ufficiale deve fare ai suoi superiori quando assume o lascia una determinata destinazione; v. di quadrato, fatta dagli ufficiali di una nave a quelli di un’altra nave (come prassi che rientra nell’etichetta navale). 2. V. medica, o semplicem. visita, l’osservazione e l’esame che il medico fa sul malato per diagnosticare eventuali infermità o per accertamenti specifici: il medico mi ha fatto una v. accurata, scrupolosa; v. di controllo, cui ci si sottopone senza avere apparenti malattie ma solo per controllare lo stato generale dell’organismo, o anche cui si viene sottoposti, dopo una precedente visita, per ulteriori accertamenti; passare visita o la v., sottoporsi alla visita medica necessaria all’accertamento delle condizioni fisiche richieste per l’arruolamento nelle forze armate (detta v. di leva, quando vigeva l’obbligo del servizio militare) o per l’assunzione in un ufficio, per stipulare un contratto di assicurazione e sim.; marcare v., nel gergo militare ma anche nel linguaggio fam., darsi malato; v. del medico fiscale o v. fiscale, quella disposta dagli organi direttivi di un ente per accertare che l’indisponibilità di un dipendente è dovuta a malattia, e per determinare il periodo di assenza dal servizio per malattia; v. sanitaria, controllo mirante a stabilire le condizioni sanitarie di un ambiente e di una comunità; in partic., quello che le autorità portuali debbono esercitare sopra ogni nave al suo arrivo, prima di concederle libera pratica con la terra. 3. a. Il fatto di recarsi in un luogo o in una località, in una città o in un edificio, sia come atto di culto o di devozione: la v. del Santo Sepolcro; la v. delle sette chiese, pratica di pietà introdotta da s. Filippo Neri (v. chiesa); sia a scopo culturale o di studio, o per turismo, o per ispezionare e controllare: la v. del centro storico di Bologna; la v. di un museo, di una galleria, di una esposizione campionaria, di una fiera; v. guidata, effettuata in gruppo con la guida di persona esperta; il capo del governo giungerà nella nostra città in v. ufficiale; la v. dell’ispettore scolastico è stata breve. In partic., nei rapporti diplomatici, v. di stato (v. ufficiale, v. di lavoro, v. in incognito), visita fatta dal capo di uno stato o da un membro del governo al capo di un altro stato, o membro del governo di questo, per attestare e rafforzare i rapporti di amicizia e di collaborazione sussistenti tra i due stati. b. Esame che ha lo scopo di controllare l’esistenza di determinate condizioni: v. doganale, per accertare l’esistenza di merci sottoposte a dogana; v. delle navi mercantili (o v. in mare), quella ammessa in tempo di guerra dagli usi internazionali secondo il diritto di v., cioè il diritto di uno stato belligerante di ispezionare le navi neutrali per accertare che appartengano effettivamente a uno stato neutrale; in marina, v. alberata, ispezione fatta dai gabbieri sulle navi a vela ogni sera al tramonto; v. di classifica (o di classificazione), controllo periodico tecnico che i registri di Classificazione debbono eseguire su ogni nave, da essi classificata, per accertare l’efficienza dello scafo, dell’apparato motore, ecc., ai fini della sicurezza della navigazione: i risultati sono riportati in un certificato di visita. Carrozza visita linee, veicolo ferroviario (detto anche carro oscillometrico), provvisto di apparecchi atti a registrare le ineguaglianze altimetriche e planimetriche del binario, trainato sulle linee per metterne in evidenza lo stato di manutenzione. c. Nella prassi ecclesiastica, v. ecclesiastica, mezzo di vigilanza usato dai superiori, consistente nel recarsi presso le proprie gerarchie inferiori e i proprî fedeli nei luoghi stessi ove dimorano, per rendersi conto delle loro condizioni e necessità; comprende la v. pastorale (o diocesana), che i vescovi debbono fare ogni anno a tutta la propria diocesi o a parte di essa, e la v. canonica dei superiori maggiori delle religioni a tutte le case di loro giurisdizione; v. ad limina (v. ad limina), imposta a tutti i vescovi; v. apostolica, fatta per ordine della S. Sede, per lo più in circostanze straordinarie, a istituti religiosi, seminarî, diocesi, ecc. ◆ Dim. viṡitina, visita di breve durata; accr., non com., viṡitóna, e raro viṡitóne m., visita di lunga durata.