visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n. 1 a); porpora v. (sinon. di rodopsina), in fisiologia; disturbi v., allucinazioni v., in medicina; Come sùbito lampo che discetti [=disgreghi] Li spiriti v. (Dante). In partic.: 1. Campo v., in ottica, lo spazio contenuto nell’angolo di visibilità: essere, entrare nel campo v. di una persona, di uno strumento. 2. Ametropia v., in medicina, denominazione generale comprensiva della miopia, presbiopia e ipermetropia. 3. a. Arti v., espressione ormai affermatasi nella storia e nella critica dell’arte rispetto a quella tradizionale di arti figurative, spec. in relazione all’arte contemporanea. b. Poesia v., denominazione comprensiva delle correnti e delle opere poetiche del Novecento che hanno alla base elementi visuali specificamente significanti (segni e testi tipografici, segni iconici e verbali, ecc.). ◆ Avv. viṡivaménte, per quanto concerne l’aspetto visivo.