vitalismo
s. m. [dal fr. vitalisme, der. di vital «vitale»]. – 1. Con sign. generico, manifestazione di vitalità, esuberanza, anche non necessariamente rivolta a un fine determinato. In partic., denominazione di correnti artistico-letterarie che, spesso rifacendosi ai principî delle filosofie della vita (v. vita, n. 2 f), esaltano l’istinto vitale dell’uomo e della natura. 2. Indirizzo filosofico e scientifico, comune a molteplici teorie (disomogenee per altri aspetti), che, soprattutto a partire dal Settecento, in polemica col meccanicismo e con varie forme di pensiero scientifico di carattere determinista e positivista, postula la peculiarità dei fenomeni vitali e l’irriducibilità degli organismi viventi, anche dei più semplici, ai componenti elementari che obbediscono esclusivamente a leggi fisiche e chimiche, con il ricorso, talvolta, a un principio teleologico (principio vitale, e comunque agente non meccanico) per spiegare le proprietà strutturali e funzionali degli organismi stessi.