vittimismo
s. m. [der. di vittima]. – L’inclinazione a fare la vittima, cioè a considerarsi sempre oppresso, perseguitato, osteggiato e danneggiato da persone e circostanze, e a lamentarsene (ma a volte anche a compiacersene): non posso sopportare il suo v.; basta con questo v.! Il termine può avere varie sfumature di significato, dal più blando (v. romantico, fondamentale tendenza psicologico-letteraria dei romantici) al più grave che assume nella psichiatria, ove indica l’atteggiamento di certi nevrotici, costantemente in cerca di situazioni in cui possano soffrire, compatirsi, e cercare simpatia, derivato del masochismo con accentuazione esibizionistica.