vocalizzazione
vocaliżżazióne s. f. [der. di vocalizzare]. – Il fatto di vocalizzare e di vocalizzarsi o di venire vocalizzato, e il modo con cui si attua e risulta. In partic.: 1. a. In fonetica storica, trasformazione di un suono consonantico in suono vocalico: la v. della «l» in «u». b. Distribuzione delle vocali in uno schema consonantico, come procedimento di derivazione con valore morfologico, vitale nelle lingue semitiche. c. Notazione dei segni vocalici in un contesto consonantico redatto in una di quelle scritture, soprattutto semitiche (punica, aramaica, ecc.), che di regola non rappresentano se non le consonanti. 2. In musica, lo stesso che vocalizzo, soprattutto quando consista in un esercizio elementare (scala, arpeggio e sim.). 3. In psicologia dell’età evolutiva, emissione di suoni articolati, costituiti da singole vocali, o anche sillabe, come forma di informazione, segnalazione, espressione di desiderî da parte di lattanti, talora imitata anche dai genitori nel rivolgersi a lattanti.