volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive di una preparazione specifica: v. i principî teorici di un movimento politico; v. le nozioni fondamentali della fisica nucleare. 2. Tradurre dal latino o dal greco in un volgare neolatino: nel tardo medioevo la maggior parte degli autori latini conosciuti furono volgarizzati in lingua d’oïl e d’oc, in spagnolo e in italiano. In partic., tradurre più o meno liberamente in volgare italiano opere scritte in latino, in greco o in una lingua moderna diversa dall’italiano: Fra Guidotto da Bologna volgarizzò la «Rhetorica ad Herennium»; la maggior parte dei poemi epici in lingua d’oïl furono volgarizzati tra il Duecento e il Trecento. ◆ Part. pass. volgariżżato, anche come agg., esposto in forma piana e accessibile: principî scientifici volgarizzati; tradotto in volgare, in un volgare italiano: gli «Atti degli Apostoli» volgarizzati; il «Tresor» di Brunetto Latini volgarizzato.