volteggio
voltéggio s. m. [der. di volteggiare]. – L’azione, il fatto di volteggiare: seguire i v. del falco, di un aereo. In partic.: 1. In equitazione, esercizio ed esibizione di destrezza, consistente nel passare, montando a cavallo per lo più senza sella o senza staffe, da una posizione all’altra (per es., passare, mentre si è in groppa, dall’essere rivolto in avanti all’essere rivolto indietro, aggrappandosi al collo del cavallo, su un fianco o sull’altro, toccando quasi terra con i piedi). 2. In ginnastica, superamento di un ostacolo (muro, trave, cavallo, ecc.) compiuto combinando una spinta degli arti inferiori all’appoggio dei superiori. Nella ginnastica artistica, serie di movimenti oscillatorî o evoluzioni che l’atleta compie poggiando le mani sull’attrezzo (per lo più sbarra o parallele) e slanciando il corpo in varie direzioni, a seconda delle figure previste in ciascuna prova. 3. In aeronautica, fase di volo acrobatico caratterizzata da una variazione di traiettoria o di assetto, o di ambedue.