volturazione
s. f. Annotazione in un registro pubblico di un atto di trasferimento, cambiamento di intestazione; con particolare riferimento a immobili o licenze di locali commerciali, a contratti di utenza. ◆ Nei prossimi mesi – si preannuncia in un comunicato stampa del Consiglio nazionale del notariato – verrà introdotto il procedimento unico, cioè la possibilità di effettuare registrazione, trascrizione e volturazione delle formalità relative agli atti immobiliari. (Sole 24 Ore, 4 aprile 2000, p. 27, Norme e Tributi) • L’amministrazione civica non può pretendere balzelli se prima non individua ai sensi delle leggi 18 e 28 le aree mercatali dei soggetti abilitati a montare la bancarella dando la precedenza a quanti erano sulla piazza prima del 1995 con diritto alla volturazione della precedente licenza. (Sicilia, 24 agosto 2001, p. 11, Sicilia Cronache) • Calogero Vicari spiega ancora: «Il Comune [di S. Bartolomeo al Mare], prima di dare il suo assenso, esaminerà la regolarità di tutte le operazioni di passaggio di proprietà della barca. Al venditore dell’imbarcazione rifonderà l’affitto del posto-barca per il periodo non usufruito. E incasserà l’importo per la “volturazione” del posto-barca, importo che deve essere ancora deciso dalla giunta comunale, e che comunque sarà proporzionale alla lunghezza dello scafo». (Stampa, 20 agosto 2006, Imperia, p. 41).
Derivato dal v. tr. volturare con l’aggiunta del suffisso -zione.
Già attestato nel Corriere della sera dell’8 agosto 1994, p. 27 (Lavinia Di Gianvito).