volutabro
(o voluttabro) s. m. [dal lat. volutabrum, der. di volutare (da volvĕre «volgere», part. pass. volutus); la forma con -tt- per raccostamento a voluttà], letter. – Pozzanghera in cui si voltolano i porci; brago: voltolandosi nella sua miseria come in un voluttabro (D’Annunzio). In senso fig., sozzura, laidume.