voluto
– Part. pass. di volere, usato in funzione prevalentemente verbale (v. volere2), anche se in posizione aggettivale col sign. di «richiesto, opportuno» (alle condizioni volute; nei modi voluti) o in quello più partic. di «fatto determinatamente, con consapevolezza»: è stata un’esclusione v., il non invitarmi, non una dimenticanza; e più raram., in usi fig., di «ricercato, artificioso»: una prosa infiorettata di v. preziosismi. ◆ Avv. volutaménte, con consapevolezza, determinatamente: mi ha volutamente ignorato, alla riunione dell’altra sera; l’ha fatto, l’ho detto, ci hanno provocato volutamente.