voto² /'voto/ (ant. boto) s. m. [lat. vōtum, der. di votus, part. pass. di vovēre "votare²"]. - 1. a. (teol.) [impegno di fare o non fare qualcosa assunto davanti alla divinità] ≈ (non com.) fede. ‖ fioretto, giuramento, promessa. ● Espressioni: prendere (o pronunciare) i voti → □. b. (relig.) [oggetto che si offre in voto: portare un v. al santuario] ≈ ex voto. c. (estens.) [spec. al plur., preghiera o espressione di un vivo desiderio: a Giove mandò il v. supremo (U. Foscolo); formulò i v. più sinceri] ≈ ↓ augurio, auspicio. 2. (polit.) a. [espressione della volontà in procedimenti elettivi o deliberativi: v. favorevole] ≈ votazione. b. (estens.) [espressione della volontà di ogni cittadino in una consultazione elettorale e sim.: ottenere il diritto di v.] ≈ suffragio. ● Espressioni: astenersi dal voto [non andare a votare deliberatamente] ↔ (burocr.) recarsi alle urne, votare. 3. (educ.) [valutazione di merito, relativa a una singola prova o a una serie di prove, per lo più espressa con numeri, lettere o aggettivi stereotipi: i v. trimestrali] ≈ punteggio, punti, votazione. ‖ giudizio, pagella, valutazione. □ prendere (o pronunciare) i voti [consacrarsi a vita religiosa] ≈ abbandonare il mondo, monacarsi, prendere l'abito (o la tonaca), [di uomo] farsi prete, [di donna] prendere il velo. ↔ smonacarsi, [di uomo] spretarsi.