vui
pron. – Variante ant. e poet. di voi, sicilianismo adottato in rima anche da poeti toscani, e presente più volte in Dante, una nella Commedia, Inf. V, 95: Di quel che udire e che parlar vi piace, Noi udiremo e parleremo a vui (dove però l’ediz. Petrocchi, da noi seguita, preferisce, scostandosi da altri editori, la rima imperfetta voi, correlata a fui e a sui), sei volte nella Vita nuova, per es. in XIX, 6: tratterò del suo stato gentile ..., Donne e donzelle amorose, con vui, tre volte nelle Rime, e una nel Convivio (Canz. I del trattato II, v. 8).