vulnerario
vulneràrio agg. e s. m. [dal lat. vulnerarius, der. di vulnus -nĕris «ferita»]. – 1. agg. Di pianta il cui succo facilita la cicatrizzazione delle ferite, delle piaghe, ecc., come l’arnica, la salvia, il timo. Più genericam. di qualsiasi sostanza a cui si attribuiscano tali proprietà: le femmine del mio contado usavano il ragnatelo ... come una specie di balsamo v., buono a ristagnare il sangue (D’Annunzio). 2. s. m. Rimedio specifico che facilita la cicatrizzazione delle ferite.