Weltschmerz
〈vèltšmerz〉 s. m., ted. [propr. «dolore (Schmerz) del mondo (Welt)»]. – Dolore universale: il perpetuo, inevitabile dolore che accompagnerebbe la sorte degli uomini, secondo una visione del rapporto tra individuo e natura caratteristica della sensibilità romantica e in base alla quale la realtà del mondo entrerebbe in dolorosa contraddizione con la soggettività e la libertà dell’uomo; il termine usato per la prima volta dallo scrittore ted. J. P. Richter (1763-1825) con riferimento al poeta inglese Byron, fu diffuso in Europa da filosofi e intellettuali romantici.