wet market
loc. s.le m. Mercato in cui si vendono carne fresca, pesce, prodotti e beni deperibili; in particolare, mercato di animali vivi, in cui i venditori macellano gli animali al momento dell'acquisto da parte del cliente. ♦ [tit.] Storico medicina, 'epidemie cicliche? / Tornano quando si abbassa guardia' [sommario] Grignolio, 'come per vaccini, nei wet market asiatici si / riducono misure igieniche favorendo salto di specie'. (Adn Kronos.com, 29 febbraio 2020, Salute) • A puntare il dito contro i luoghi da dove tutto potrebbe essere iniziato adesso sono anche gli stessi cittadini asiatici. Da tre mesi, dall'inizio dei contagi sino alla dichiarazione di pandemia globale legata al Covid-19, improvvisamente si sono accesi i riflettori sui mercati di fauna selvatica dell'Asia, in particolare quelli della Cina, spesso noti anche come wet market. Mercati come quello di Wuhan e altri dove vengono venduti, tra le tante cose, anche animali vivi o morti, dai cani a rettili di grandi dimensioni, dai gatti sino ai pangolini o ai pipistrelli, con questi ultimi oggi al centro del grande interrogativo su come il virus sia passato dagli animali all'uomo. (Giacomo Talignani, Repubblica.it, 7 aprile 2020, Ambiente) • Il baronetto Paul McCartney, intervenendo alla trasmissione radiofonica di Howard Stern, si scaglia contro i wet market cinesi e l'abitudine di vendere pipistrelli da mangiare. "Spero che il governo cinese imponga nuove norme in questo senso. Ammettiamolo, fa un po' Medioevo mangiare i pipistrelli" ha detto poi l'ex Beatle da sempre vegetariano. (Ansa.it, 15 aprile 2020, Cultura) • Sono ormai palesi le responsabilità della Cina nella diffusione della pandemia. Forse il ceppo mutante del virus è originato nel wet market di Wuhan, forse è sfuggito ai controlli di sicurezza del laboratorio di Wuhan; sul punto c’è ancora molto da chiarire. Ma la Cina ha mostrato di essere un partner internazionale inaffidabile. (Corrado de Rinaldis Saponaro, Foglio.it, 5 maggio 2020, Politica).
Dall’espressione ingl. wet market, propriamente ‘mercato’ (market) ‘umido’ (wet), in contrapposizione a dry market, propriamente ‘mercato’ ‘secco’ (dry), che designa un mercato o una sua parte nel quale sono messi in vendita beni non deperibili. Le due espressioni sono proprie dell’ingl. adoperato nei grandi mercati dell’Estremo oriente aperti al commercio internazionale.