xenotime
(o xenotimo) s. m. [comp. di xeno-, per arbitraria alteraz. del gr. κενός «vuoto, vano», e gr. τιμή «onore», con allusione al fatto che il chimico sved. J. J. Berzelius ritenne, erroneamente, che contenesse un nuovo elemento]. – Minerale tetragonale, fosfato d’ittrio, in cristalli prismatici o piramidati d’aspetto simile allo zircone e anche in granuli arrotondati aventi splendore dal vitreo al resinoso e colore giallo o rosso in diverse tonalità; è stato trovato in diverse località come componente accessorio di rocce granitiche.