zabaione
żabaióne (meno corretto żabaglióne) s. m. [voce onomatopeica, d’origine settentr., dapprima col sign. generico di «mescolanza, guazzabuglio»]. – 1. Crema più o meno spumosa e densa ottenuta cuocendo a bagnomaria tuorlo d’uovo frullato con zucchero, diluito con marsala o altro vino dolce liquoroso; è in genere servito in coppa o in tazza a fine pasto come dolce ed è inoltre usato come complemento di varie preparazioni dolciarie: z. al marsala, al rum, al vinsanto; farsi uno z., sbattere uno z.; un bignè ripieno di z.; paste, gelato, caramelle allo z.; liquore di zabaione. Nell’uso domestico si fa anche a freddo, o con aggiunta di latte caldo. 2. In senso fig. e spreg., non com., riferito a scritti e discorsi composti di idee o di espressioni accozzate disordinatamente: il suo ultimo libro è uno z. di luoghi comuni. ◆ Dim. żabaioncino.