zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini paesi musulmani, quali la Somalia (in cui è detto sar), nel Sudan, nell’Egitto, nella penisola arabica e nella stessa città santa della Mecca; il rito consiste in danze prolungate al ritmo ossessionante dei tamburi fino al raggiungimento della trance, fino a quando cioè si ritiene che lo spirito (zar) sia entrato nel corpo dell’orante al fine di ottenere la purificazione catartica, la guarigione dai mali, ecc.