zebra
żèbra s. f. [etimo incerto]. – 1. Nome delle varie specie e sottospecie di mammiferi perissodattili equidi, che vivono in branchi costituiti da due fino a diverse centinaia di individui nelle savane dell’Africa merid. e orient.; simili ai cavalli, ma con strisce trasversali brune sul mantello bianco o isabellino o rossastro, hanno testa grossa e pesante, collo corto con criniera breve ed eretta, e arti bassi. Si distinguono tre specie: Equus burchelli (z. comune o z. delle pianure), con la sottospecie estinta Equus burchelli quagga; Equus zebra, con le due sottospecie Equus zebra hartmannae (z. di Hartmann) e Equus zebra zebra (z. montana); Equus grevyi (z. di Grévy o z. reale); una quarta specie, Equus quagga, si è estinta al termine del 19° secolo (v. quagga). 2. fig. Al plur.: a. I giocatori della squadra di calcio «Juventus», più comunem. detti zebrati per le strisce bianche e nere della maglia sociale. b. Abbreviazione corrente per attraversamento zebrato, nella segnaletica stradale (v. zebrato): camminare sulle z.; attraversare sulle z., fuori delle zebre. 3. Legno zebra, denominazione di alcuni legni duri chiazzati o marmoreggiati, e in partic. di quello fornito da una pianta leguminosa del Brasile (Centrolobium robustum), che presenta zone di un bruno molto chiaro alternate con zone più scure.