zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente di diritto pubblico, controllato dal ministero del Tesoro. Nel passato, diritto della z., l’utile che ricavava il sovrano o il principe di uno stato dalla coniazione o dal monetaggio; maestri, massai, provveditori, ufficiali della z., denominazione dei funzionarî preposti alle zecche di varî stati italiani. Di uso com. la locuz. nuovo di zecca, riferita a moneta appena coniata, nuova fiammante: uno scudo d’argento nuovo di z.; sorride mostrando una carrozzina nuova di zecca (Dacia Maraini); e, in senso fig., a oggetti appena acquistati o ricevuti e non ancora usati o pochissimo usati: un orologio, un cappello nuovo di z.; o anche a cose astratte: un’idea, una proposta, una pensata nuova di z.; ve ne voglio raccontare una bella, nuova di z., che ho saputo or ora.