ziqqurat
〈∫ìḳḳurat〉 (meno com. zigguràt) s. f. o m. [dall’assiro ziqquratu da una radice zqr «eleare, innalzare»]. – Nome delle torri templari mesopotamiche, di origine sumerica, formate da piani sovrapposti e decrescenti, varî di numero e di altezza, talora arricchite, si ritiene, da giardini pensili, con un sacello alla sommità raggiungibile da grandi scalinate esterne sorrette da bastioni e interrotte da elaborati portali: la più famosa è la E-temen-an-ki («Casa del fondamento del Cielo e della Terra») di Babilonia, alta quasi 100 m. Nella sua struttura è evidente la funzione sacra e simbolica (cui è collegata la tradizione biblica della Torre di Babele) di comunicazione tra terra e cielo, e di centro o «asse» del mondo.