zucca /'tsuk:a/ o /'dzuk:a/ s. f. [lat. tardo cucutia "cocuzza"]. - 1. a. (bot.) [nome delle specie di piante erbacee della famiglia cucurbitacee, a fusto rampicante, con foglie grandi e ruvide e fiori monoici, grandi, gialli, coltivate per il loro frutto] ≈ Ⓖ (region.) cocuzza, (lett.) cucurbita. b. (gastron.) [ortaggio a polpa gialla e farinosa, di sapore dolciastro, che viene cucinato in vari modi, e spesso usato, per la bellezza delle forme e dei colori, come oggetto ornamentale: una z. gialla; fiore di z.] ≈ (region.) cocuzza. ● Espressioni: seme di zucca ≈ [salato e tostato] bruscolino, [salato e tostato] brustolino. 2. (fig., fam.) a. [parte superiore del corpo umano, unita al tronco dal collo: grattarsi la z.; ma cosa hai nella z.?] ≈ capo, (roman.) capoccia, (scherz.) pera, testa. ● Espressioni: fam., ficcarsi (o mettersi) nella zucca, mettersi (bene) in zucca → □. b. [persona dura di comprendonio] ≈ e ↔ [→ ZUCCONE s. m. (1)]. □ ficcarsi (o mettersi) nella zucca, mettersi (bene) in zucca 1. [imprimersi qualcosa nella coscienza o nella memoria, accettare una cosa come vera o inevitabile, seguita da prop. oggettiva: mettiti nella z. che di questo affare non se ne fa nulla] ≈ convincersi, (fam.) ficcarsi (o mettersi) in testa, persuadersi. ‖ ricordare, tenere a mente, tenere presente. 2. [mostrare ostinazione in un proposito, anche seguito da prop. ogg.: mettersi nella z. un'idea; s'è messo nella z. che deve imparare l'arabo] ≈ fissarsi, incaponirsi (in), insistere (in), intestardirsi (in), inzuccarsi (di), ostinarsi (in), persistere (in). ↓ perseverare (in).