Peirsol, Aaron
Stati Uniti • Irvine (Texas), 23 luglio 1973 • Specialità: 100 m, 200 m dorso
Peirsol mosse i primi passi nel nuoto in giovane età, presso l'Irvine Navaquatics, con David Salo come allenatore. Aveva solo sedici anni quando esordì nei Campionati Panamericani del 1999, piazzandosi secondo e scendendo sotto i 2 minuti nei 200 m dorso, considerati la soglia di entrata nella classe internazionale. Nel 2000 faceva parte della squadra olimpica e completò il successo statunitense nelle gare di dorso, piazzandosi secondo nei 200 m alle spalle di Lenny Krayzelburg. Quando questi, due volte olimpionico di Sydney, decise di concedersi un anno di pausa, fu Peirsol a ereditare il ruolo di numero uno del dorso statunitense. A Fukuoka, nel corso del Mondiale 2001, vinse il primo titolo iridato nei 200 m pochi giorni dopo aver festeggiato il diciottesimo compleanno. Nel 2002, non solo Peirsol fu in grado di abbassare a 1′55,17″ il primato del mondo di Krayzelburg sui 200 m, che risaliva ai Giochi del Pacifico del 1999, ma cambiò completamente registro competitivo anche nei 100 m, che fino a quel momento non gli avevano riservato risultati particolarmente brillanti: in Giappone non era andato oltre il decimo posto. Chiuse dunque il 2002 al comando delle classifiche mondiali stagionali anche su questa distanza, nuotando in 54,01″, un tempo che solo quattro nuotatori prima di lui avevano ottenuto. Di corporatura possente, Peirsol era diventato ormai competitivo su due distanze e la velocità acquisita nei 100 m dorso gli consentì di nuotare la prima frazione della staffetta mista in occasione dei Giochi del Pacifico del 2002 e di conquistare il primato del mondo in quella specialità. Nel 2003 si tornava a gareggiare in ambito mondiale a Barcellona. Questa volta Peirsol non lasciò spazio a nessuno: vinse il titolo dei 200 m dorso e nei 100 m nuotò in 53,61″, nuovo primato personale con il quale diventava il secondo miglior specialista di tutti i tempi, a un solo centesimo di secondo dal primato mondiale dell'agosto del 1999 a Krayzelburg. A Barcellona la staffetta statunitense della 4x100 m mista ritoccò ancora, lanciata in prima frazione da Peirsol, il primato mondiale della specialità. A sorpresa gli Stati Uniti lo schierarono anche nella staffetta 4x200 m stile libero: una mossa disperata con cui cercarono di arginare la superiorità degli australiani, ricorrendo alla classe e alla condizione del loro campione. Tuttavia, gli Stati Uniti dovettero accontentarsi del secondo posto. Ai Giochi di Atene Peirsol si presentò da favorito in entrambe le gare individuali del dorso. Nel mese di luglio si era sbarazzato della scomoda minaccia rappresentata da Michael Phelps, che vedeva nei 200 m dorso una delle possibili gare da inserire tra i propri obiettivi olimpici. Durante le selezioni statunitensi per Atene, il 12 luglio 2004, a Indianapolis, Peirsol portò il record del mondo a 1′54,74″. Phelps non terminò lontanissimo, ma si convinse che Peirsol era un forte rivale. Ad Atene lo statunitense tenne fede al pronostico, vincendo nei 100 m. Fu invece al centro di un caso clamoroso nella finale dei 200 m: su questa distanza si espresse cronometricamente meglio ‒ realizzando 1′55,14″ in semifinale e 1′54,95″ in finale, rispettivamente la terza e seconda prestazione mondiale di sempre ‒, ma era ampiamente meritevole di squalifica, dal momento che entrando in virata non aveva mantenuto le gambe ferme dopo la trazione di braccia in fase di avanzamento verso la parete, effettuando invece una battuta di gambe come nel crawl. Un evidente caso di sudditanza psicologica consentì nell'occasione l'annullamento dell'operato del giudice-arbitro, che a sua volta aveva sottoscritto e comunicato il referto di squalifica del giudice di virata. Scampato il pericolo, nella prima frazione della staffetta mista Peirsol conquistò poi il primato del mondo dei 100 m dorso con 53,45″; anche la staffetta si concluse con la vittoria e il primato del mondo. Con 2 vittorie e un argento olimpico e 3 medaglie d'oro individuali nei campionati mondiali, Peirsol, che ha riunito nelle sue mani i primati del mondo dei 100 e dei 200 m dorso, è diventato uno dei dorsisti più importanti della storia di questa specialità.