ABBADIA S. SALVATORE (A. T., 24-25-26)
Paese e comune della provincia di Siena, sulle pendici orientali dell'Amiata, in mezzo a folti castagneti, ad 829 m. s. m., che prende il nome da un'antica abbazia di benedettini, ricordata sino dalla prima metà del sec. VIII, passata nel 1230 ai cisterciensi e soppressa nel 1782. L'abbazia, di cui restano ancora alcuni avanzi, fu già dominio dei conti di Santa Fiora, che nel 1347 la vendettero a Siena. Il paese di antico aspetto, con strade anguste e tortuose, conta 4360 ab. (1921), ed è un centro agricolo e commerciale di qualche importanza e altresì un frequentato soggiorno estivo. Il comune ha un'area di 59 kmq. e 8113 abitanti.
L'abbazia ha una chiesa a croce latina, che fu ricostruita nel 1036, ingrandita alla fine del XIII secolo e rifatta poi nel sec. XVII. Conserva un crocifisso in legno del sec. XIII ed affreschi di Francesco Nasini (sec. XVII), firmati. In una cripta del sec. VIII, con 40 colonne decorate, vi è traccia di antichi affreschi, e nel convento, ora abitato da monache stimmatine, è notevole un chiostro del sec. XVI e una cappella con affreschi pure del Nasini.