VALVISCIOLO, Abbazia di
Secondo gli ultimi studi questa abbazia, posta sui M. Lepini presso Norma, non risulta una filiale di Fossanova (v.), ma un monastero sorto nel sec. VIlI per opera dei monaci greci, completamente ricostruito verso la metà del XlII dai Cavalieri dell'Ordine del Tempio. Ma la chiesa e il monastero Contiguo sono emanazioni dello stile di maestranze discendenti da Fossanova.
Nella chiesa a tre navate è escluso il transetto e il presbiterio si riduce alle ultime campatei, al coro rettangolare e alle due cappelle di lato. I piloni allineati a dividere le navate riuniti da archi acuti, le vòlte a crociera d'ogiva senza nervature, la facciata elegantissima, dominata dal portale e da una grande finestra circolare con trafori, indicano chiaramente una nuova interpretazione dei tratti caratteristici di questa architettura gotica che si semplificava nell'espandersi dintorno alla vicina grande sede cisterciense. Il chiostro che fiancheggia la chiesa ha speciale importanza per i suoi particolari, in quanto nello schema generale non diversifica da quello usato in quasi tutte le abbazie benedettine. Le pesanti vòlte che lo ricoprono sono rese leggiadre dalla grande varietà delle colonnine binate in grossezza di muro che si rilegano due a due nel sostenere il pesante abaco e le arcatelle di tutto sesto. Ivi la composizione plastica dei capitelli, sempre varia e fantastica è tutta ispirata ai modelli più in uso nelle scuole discendenti dalla Borgogna.
Bibl.: C. Enlart, Origines françaises de l'architecture gothique en Italie, Parigi 1894; A. Serafini, L'abbazia di Fossanova e le origini dell'architettura gotica nel Lazio, Roma 1924.