ABBEVILLE (A. T., 32-33-34)
Città della Francia settentrionale, capoluogo del circondario omonimo nel dipartimento della Somme.
È situata sulla destra della Somme ed è provvista di un piccolo porto fluviale che comunica, per mezzo di un tratto canalizzato della Somme stessa, con Saint-Valéry, posta sull'estuario del fiume; un altro canale la collega alle vie fluviali dell'interno, ma non è accessibile che a piccole imbarcazioni.
La città, che fu già capoluogo della regione detta Ponthieu, è ora alquanto decaduta; tuttavia ha ancora notevole importanza per l'industria tessile (velluti, tappeti e tele damascate). Nel 1881 contava poco più di 19.000 abitanti, popolazione che è rimasta press'a poco invariata in seguito; infatti nel 1921 Abbeville aveva 21.472 abitanti. Alle comunicazioni ferroviarie serve principalmente la linea da Amiens a Boulogne-sur-mer; inoltre ad Abbeville fanno capo tre linee secondarie, di cui la più importante la unisce a Tréport. Fu molto danneggiata dai bombardamenti aerei del 1918.
Abbeville possiede una notevole biblioteca comunale, fondata nel 1630, ricca di circa 45.000 volumi e di molti manoscritti. Il monumento più importante è la chiesa di Saint-Vulfran; la facciata è un bell'esempio di arte gotica fiammeggiante.
Celebre per il rinvenimento di oggetti preistorici, che la pongono fra i più antichi centri abitati della Francia, la città (come dimostra il nome, Abbatisvilla) non era, in origine, se non una semplice borgata dipendente dall'abbazia di Saint-Riquier, cui venne tolta da Ugo Capeto. Divenuta una fortezza, all'ingresso della valle della Somme, Abbeville cominciò a prendere un certo sviluppo economico-industriale, fino a diventare, nel Medioevo, uno dei principali centri per la produzione del panno. Di qui, una certa autonomia che si andò sempre più sviluppando, fino a quando, nel 1184, la città ottenne dal suo signore Giovanni I, conte di Ponthieu, il suo statuto, e quindi una organizzazione municipale indipendente che durò fino alla rivoluzione. Per il suo commercio e per la sua fiorente industria del panno, Abbeville dipendeva dalla Hansa di Londra; ma la dipendenza dagl'Inglesi fu per un certo tempo anche politica, poiché, nel 1279, il re d'Inghilterra Edoardo I, genero della contessa di Ponthieu, ne ereditò la contea. Abbeville passò allora sotto il dominio inglese, finché, nel 1345, i cittadini si sollevarono e riuscirono a cacciare la guarnigione straniera. Dopo aver fatto parte del dominio di Carlo il Temerario, Abbeville passò ai Valois e, nel 1394, ottenne da Enrico IV la conferma del suo statuto comunale.
La sua industria, accresciuta di riputazione nel sec. XVII per la fabbricazione di drappi fini iniziata dall'olandese van Robais, sotto la protezione di Colbert, andò decadendo con la revoca dell'editto di Nantes.
Bibl.: F. C. Louandre, Histoire d'Abbeville et du comté de Ponthieu jusqu'en 1789, 2ª ed., voll. 2, Abbeville 1844-45; E. Prarond, Topographie historique et archéologique d'Abbeville, voll. 3, Abbeville 1871-84; id., Histoire d'Abbeville: A. avant la guerre de Cent ans, Parigi 1891.