Scrittore francese (Parigi 1862 - ivi 1950). Fecondissimo, volse la propria attività al teatro, alla critica drammatica e letteraria, agli studî di stilistica e grammatica, ai ricordi di vita letteraria, alla narrativa. Ottenne notorietà col romanzo Le cavalier Miserey (1887), che suscitò scalpore per lo spirito antimilitarista. Delle molte sue opere si citano: Surménage sentimental (1888); Les confidences d'une aïeule (1893); La meute (1896, dramma); Les transatlantiques (1897, romanzo; 1899, commedia); Confession d'un enfant d'hier (1903); Confession d'un homme d'aujourd'hui (1904); Les confidences d'une biche (1909); La biche relancée (1911); Histoire d'un fils de roi (1911). Eletto all'Accademia francese (1927), ne fu escluso (1946) dopo la condanna per collaborazionismo con i Tedeschi.