Città e porto principale della Costa d’Avorio (4.100.000 ab., nell’intera agglomerazione urbana, nel 2006), capoluogo del dipartimento omonimo; capitale dello Stato fino al 1983. Situata nella sezione litoranea orientale, nella laguna Ebrié. La vecchia città europea sorge su una penisola, mentre i recenti quartieri africani sono a N (Adjamé) e sull’isola di Piccolo Bassam (Treichville), dove si è sviluppata anche l’agglomerazione industriale e portuale. Le installazioni portuali sono state trasferite all’interno della laguna da Port Bouet (a SE) dopo il taglio (1950) del cordone litoraneo, che ne ha consentito il potenziamento (15 milioni di t di movimento annuo).
Il ritmo di crescita demografica (5400 ab. nel 1929; 126.000 ab. nel 1955) pone A. fra le tipiche ‘città-fungo’ dell’Africa subsahariana, in cui la congestione del fenomeno urbano è tra i più evidenti indici di sottosviluppo. Centro di raccolta e lavorazione di prodotti agricoli (caffè, cacao), principale base per la pesca del tonno in Africa, A. è sede di industrie del cemento, tessili, del legno, di un’importante raffineria di petrolio e di alcune centrali elettriche, una delle quali sfrutta l’energia termica del mare; la centrale termica di Azito, inaugurata nel 1999, trasforma gas estratto localmente. Importanti le funzioni culturali (università fondata nel 1964). Capolinea della ferrovia che unisce la Costa d’Avorio al Burkina Faso. Aeroporto internazionale a Port Bouet.